The Social Network

di Sara Sesti

 

 

 

Tratto dal libro The Accidental Billionaires di Ben Mezrich, il film ricostruisce la storia di Facebook - il Social Network più popolare al mondo - e le vicende personali e processuali del suo fondatore Mark Zuckerberg, lo studente di Harvard che ha inventato lo strumento per fare amicizia più usato nel pianeta, realizzando il sogno di Andy Warhol: molti quarti d'ora di celebrità a chiunque. Una parabola che comincia con mille dollari in prestito e finisce con una società valutata 25 miliardi, facendo di Mark il più giovane miliardario di sempre.

Il film di David Fincher (già regista di Seven, The game, Fight club) inizia alla fine del 2003, quando Mark (Jesse Eisenberg), diciannovenne ebreo, geniale nella programmazione di calcolatori, ma svampito e bruttino, viene lasciato dalla sua ragazza, Erica Albright. Per vendicarsi dell'abbandono, tornato a casa, il giovane forza col suo PC il data base dell'Università e in poche ore crea un sito dove gli utenti possono valutare la "figaggine" delle studentesse di Harvard mettendo a confronto le loro foto e votando chi è la più attraente attraverso il confronto di due ragazze scelte casualmente di volta in volta. Un consiglio tecnico gli viene dal suo amico Eduardo Saverin che studia economia e finanza. Il sito, battezzato " FaceMash", raccoglie in solo due ore ben 22.000 contatti e manda in crash il server dell' università.

L'episodio, deprecato dalle autorità universitarie, fa sì che Zuckerberg venga notato dai gemelli Cameron e Tyler Winklevoss, alti, belli, biondi, straricchi e campioni olimpionici di canottaggio e dal loro socio Divya Narendra, che sono alla ricerca di un programmatore in grado di realizzare un sito per connettere online studenti e studentesse single allo scopo di farli incontrare: lo " HarvardConnection".

Zuckerberg accetta la proposta dei tre, ma capisce subito che il progetto può avere obiettivi più ambiziosi: riguardare un numero di utenti più vasto di quello dei single, diventare un Album dove riportare foto, interessi di studio, hobbies... Matura così l'idea di realizzarlo da solo. Gli serve però del denaro per cui approccia l'amico Eduardo chiedendogli mille dollari per finanziare il progetto in cambio di 30 % nella compagnia. Saverin accetta e Zuckerberg programma il sito. Nasce "TheFacebook", un sito volto a connettere tutti gli studenti di Harvard. Nel frattempo, Zuckerberg ignora le assillanti richieste di incontro con i gemelli Winklevoss ed il loro socio Narendra, dichiarandosi molto occupato.

Una volta lanciato, TheFacebook diventa rapidamente molto popolare tra gli studenti di Harvard e Zuckerberg e Saverin decidono di espandere il progetto ad altre università americane a partire da Yale, Columbia e Stanford. Quando Narendra scopre il sito, lui ed i gemelli Winklevoss si sentono derubati e decidono di fare causa a Zuckerberg per furto di proprietà intellettuale, ritenendo che abbia copiato la loro idea.

Attraverso la ragazza di Saverin, Zuckerberg e Saverin contattano Sean Parker (Justin Timberlake), lo spregiudicato cofondatore di Napster, il programma che permetteva di scaricare gratuitamente la musica, chiuso nel 2001 per ripetuta violazione di copyright. Parker capisce subito le potenzialità anche commerciali del sito, si appassiona al progetto e suggerisce chiamarlo semplicemente "Facebook", eliminando "The".

Mentre Saverin passa l'estate a New York per cercare pubblicità per il sito, Zuckerberg e Dustin Moskovitz, coinquilino di Zuckerberg ad Harvard, si recano a Palo Alto, dove si dedicano a Facebook lavorando a ritmi mostruosi. Sean Parker intanto - stile di vita da rockstar: cocaina e minorenni - ha una notevole influenza su Zuckerberg e lo aiuta ad assicurarsi cospicui finanziamenti. Saverin firma ingenuamente un contratto che lo vede proprietario di circa un terzo di Facebook, ma in seguito ad ulteriori investimenti da parte di terzi, la sua quota viene a sua insaputa ridotta a 0,03 % (mentre le quote di Zuckerberg e Parker rimangono intatte) e, sentendosi ingannato, decide anch'egli di fare causa a Zuckerberg.

Durante il film, i racconti del passato vengono interrotti dalle scene dei due processi a cui Zuckerberg prende parte, quello contro i gemelli Winklevoss ed il loro socio Narendra e quello contro Saverin. Una dei difensori di Zuckerberg gli consiglia alla fine di firmare un accordo in entrambe le cause perchè le cifre da pagare, anche se enormi (600 milioni di dollari ai gemelli, le altre sono rimaste riservate), rappresentano solo una piccola parte dei futuri guadagni. Il film termina con Zuckerberg che chiede l'amicizia su Facebook alla sua ex-ragazza Erica ed aggiorna il browser costantemente, in impaziente attesa di una risposta.

Molto arguto il giudizio di Curzio Maltese sul film: "The social network è un'opera attualissima eppure con un sapore amaro anni Settanta, da rivoluzione tradita. Un film adulto, benché tratti di storie che riguardano protagonisti poco più che adolescenti. Un prodotto anomalo nel panorama del cinema americano di questi anni, dominato dalla tecnologia degli effetti speciali. Qui l'unico effetto speciale è l'intelligenza, che rimane il più sorprendente. Sullo sfondo dell'incredibile avventura del giovane Mark si muove un'America inquieta e nevrotica, prigioniera di vecchi vizi, come la misoginia. I protagonisti si preoccupano più di come trattano le galline che le fidanzate. E naturalmente prigioniera dell'idolatria del dollaro. Ma anche curiosa di nuove frontiere, capace sempre di riconoscere il talento, di trasformare un'idea in un sogno"

15-11-2010